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Movimento 5 Stelle

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lunedì 23 giugno 2014

Gli argomenti contro il Trasporto Pubblico Gratuito

Tempo di lettura: 7 minuti

Non esistono tesi sostenibili che possano confutare l'utilità della gratuità del trasporto pubblico, soprattutto quello urbano. In questa breve raccolta, ho collezionato gli argomenti più in voga e ne ho smontato i pregiudizi, o meglio spiegato le ragioni dell'errore.
Opporsi al trasporto pubblico gratuito è un lavoro difficile, che però sembra semplice essendo commentato in modo negativo da tutti gli organi di informazione. Questi ci hanno abituato a pensare che le società di Trasporto Pubblico abbiano "rilevanza economica", nel senso che dovrebbero autosostentarsi con i biglietti. Invece hanno una rilevanza sociale che supera abbondantemente il loro mero valore.


  • Non ce lo possiamo permettere!
Se riuscissimo a diminuire di solo il 10% i costi sanitari diretti (morti e feriti da incidenti, malattie croniche da inquinamento), cancellando i costi di bigliettazione avremmo un saldo positivo di quasi il 100% rispetto al fatturato derivante la bigliettazione.

  • Non esiste nulla di gratuito
In effetti è vero. Studi europei indicano che il finanziamento pubblico del TPL assicura alle imprese del settore dal 77 all'85% del loro budget. Inoltre in molte località il fatturato da bigliettazione è ampiamente inferiore ai costi della stessa bigliettazione. Come a dire che spendiamo di più per far pagare il biglietto rispetto all'incasso. Si arriva all'assurdo che occorre far pagare l'utente del TPL...per coprire i costi della produzione del biglietto (o dell'abbonamento) e del controllo del pagamento.

  • La gratuità del servizio non è la migliore forma di equità sociale
Sembra un'ossimoro. Se il TPL fosse completamente gratuito, verrebbe pagato totalmente dalle tasse dei cittadini. Le quali (speriamo) sono progressive rispetto al reddito e quindi costituzionalmente e socialmente eque. Vorrebbe dire che chi più guadagna più contribuisce al mantenimento del TPL. Che poi è utilizzato proprio dalle fasce di popolazione più deboli: studenti, disoccupati, persone a basso reddito; chiaramente invece "snobbato" da chi si può permettere accise e tasse di possesso automobilistico.
  • L'utenza non aumenterà
In Cina, nel periodo delle Olimpiadi, hanno reso gratuito il servizio di TPL per diminuire drasticamente il traffico cittadino. La gratuità è stata cancellata in anticipo in quanto il sistema di trasporto pubblico è risultato troppo utilizzato.
Hasselt (Belgio) ha visto crescere di 12 volte l'utenza del trasporto pubblico urbano dopo aver introdotto la gratuità.
  • Ci saranno troppi passeggeri (c'è bisogno di rispondere?)
Ma come...abbiamo appena detto che non aumenteranno...
In parole povere i detrattori dicono: non dobbiamo farlo perchè la popolazione ce lo chiede!!
  • E' troppo caro!
Rimando ai punti precedenti.
  • Diminuirà la pedonabilità e l'uso delle biciclette nelle città
A parte che i dati indicano l'esatto opposto, ovvero che più il trasporto pubblico è ben organizzato e utilizzato più le persone si spostano a piedi e in bicicletta...Si vuole forse asserire che l'utilizzo dell'automobile privata aumenti l'uso di "piedi e bici"?
  • I "poveri" utilizzeranno il TPL e disturberanno gli utenti 
Definire il TPL il trasporto dei poveri è la peggiore forma di razzismo sociale che si possa cavalcare. Il trasporto pubblico è il trasporto dei cittadini, nè dei poveri nè dei ricchi.
  • I ragazzi e i disoccupati lo utilizzeranno per divertimento
Naturalmente non succede ora. La maggior parte degli studenti e dei disoccupati gode in Europa di facilitazioni se non addirittura di gratuità. Chiunque sia possessore di un abbonamento credo si senta nella possibilità di utilizzare quanto più possibile il mezzo per cui ha il biglietto di viaggio. Quindi è un fenomeno che già succede. Ma le esperienze dicono che non aumenta in modo particolare, e che dopo qualche mese diminuisce quasi a scomparire.
  • Il trasporto pubblico gratuito è un esperimento
Ci sono decine di esempi nel mondo che indicano come il Trasporto Pubblico Gratuito abbia un impatto dirompente delle città dove viene applicato. Aumento esponenziale dei viaggiatori, diminuzione degli incidenti, aumento della socializzazione, aumento del valore commerciale della città e degli appartamenti, diminuzione del traffico cittadino. Quest'ultimo dato è sufficiente per comprendere la ragione di tanta opposizione. Non si consumerebbe più così tanto petrolio.
  • La qualità del trasporto si deteriorerà
Abbiamo già visto che il TPL gode del finanziamento pubblico dal 77 all'85%. Un eventuale deterioramento sarebbe imputabile solo alla diminuzione dei finanziamenti, non certo al mancato introito da bigliettazione.
Inoltre nell'ultima intervista il Presidente di ASSTRA, che riunisce le società di TPL italiane, Roncucci nota una diminuzione dell'utilizzo del TPL in Italia anche in presenza di una crisi economica devastante. Sembra che i cittadini abbiano rinunciato a spostarsi in quanto, pur impossibilitati a usare l'automobile, non hanno trovato nel TPL una valida alternativa al loro stato di necessità. I tagli alle linee e il costo del biglietto sono le cause. In netto contrasto con l'idea che i tagli e l'aumento dei biglietti sia un buon metodo manageriale per far quadrare i conti e quindi avere più risorse da spendere in qualità.

  • Gli autobus diventeranno insicuri
Le esperienze fatte offrono il dato opposto. Le persone si abituano a viaggiare in modo collettivo e si aiutano maggiormente. Gli atti di vandalismo precipitano (è impossibile assaltare un autobus pieno di persone...molto più semplice se è vuoto). Le persone anziane e le donne sono più sicure viaggiando su mezzi pieni che vuoti. 
Un dato su tutti è quello riscontrato ad Hasselt, dove le visite nell'ospedale cittadino sono aumentate in tal misura che l'assisitenza ospedaliera ne ha tratto un giovamento tangibile.

Per visionare il testo integrale e originale: Arguments against FPT