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Movimento 5 Stelle

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mercoledì 29 gennaio 2014

Dambruoso. Senza parole.

Rimango sinceramente sconcertato nel rivedere un video in cui un uomo di circa due metri si avvicina alle spalle di una donna di circa 50 cm più piccola e le sferra una gomitata in faccia.
Rimango sconcertato perché il fatto avviene nella Camera dei Deputati.
Rimango con lo stomaco in subbuglio perché quella donna la conosco.
Una donna forte ma pacata, un'attivista convinta, certo, ma di profondo senso democratico e con un sorriso disarmante.
È vero che quando vuole essere tagliente e incisiva lo sa fare, e l'ha dimostrato più volte nella stessa aula in cui è stata aggredita, forse questo è il suo "difetto". 
Una donna con cui ho passato una intera giornata, insieme a suo marito e al loro bambino quando, durante la campagna elettorale provinciale, sono venuti a trovarci per una conferenza sui rifiuti a Tione.
Di li è partita una semplice amicizia con una famiglia che è di una normalità disarmante. Ma ferma nei propri principii. Per noi è stato normale incontrarli in stazione dei treni a Trento col bambino e accompagnarli. Per me è stato normale, in quanto ho fisso in macchina il seggiolino per il mio bambino. Forse è questo che l'atto ignobile che il deputato e magistrato ha perpetrato è per me ancora più sconvolgente. Sono le piccole cose che creano i ricordi e le sensazioni, e sapere che la madre di un bambino che ho trasportato in auto (ripeto, sul seggiolino di mio figlio) è stata aggredita mi colpisce e mi sconvolge.
So che è tumefatta, so che non sta bene, ma so anche che questo colpo l'ha rafforzata nello spirito. Almeno è quello che spero.
Le sono vicino, pur a un migliaio di chilometri di distanza, così come sono vicino a suo marito, che vive a cinquecento chilometri da lei e da suo figlio per permetterle di servire il paese.
Ma sono sconvolto ancora di più nel notare stamattina giornalisti che conosco non hanno avuto il coraggio di denunciare l'atto. Giornalisti che hanno espresso l'opinione (chiaramente riportata) del depurato aggressore allo stesso livello di un video che tutti potete vedere su internet.
Sono sconvolto non del fatto che "se fossero stati i grillini a farlo..." o stupidaggini del genere..
Sono sconvolto perché hanno giustificato l'aggressione.
Sono sconvolto perché non ho visto un titolo descrivere che un uomo ha aggredito una donna....ma che una "grillina asserisce che sia stata schiaffeggiata e il presunto schiaffeggiatore dichiara che ha difeso la presidente della camera"...presidente che non era già più in aula...e che era a decine di metri dall'aggressione.
La domanda mi sorge dal cuore, quando parlerete della prossima donna aggredita, vi verrà in mente che avete giustificato un aggressore in Parlamento?

sabato 25 gennaio 2014

Il concetto di mobilità e gli investimenti correlati

In un territorio che ha negli anni, giustamente, investito molto in viabilità privata, quale è il Trentino, si è ottenuto una vivibilità del territorio montano che fa invidia a tutte le altre aree montane italiane (escluso il Sudtirol).
Il risultato di questa politica è sotto gli occhi di tutti, un territorio completamente integrato e raggiungibile, che permette la vita in tutti i paesi e le borgate, anche le più distanti dal centro.
Ma ora si prospetta la realizzazione di un salto di qualità..o meglio, una pericolosa china di distruzione del territorio.
Se le strade sono l'asse principale per la comunicazione, la loro ridondanza e l'aumento illimitato di capacità in ambienti delicati come quello montano rischia di creare un effetto contrario alle presumibili buone intenzioni degli amministratori locali.
In particolare se non si riesce a creare un sistema parallelo di trasporto collettivo, le strade serviranno solo a produrre nuovo traffico.
In Trentino le strade non mancano, ma esiste un obiettivo problema di congestione e di inquinamento dovuto al traffico privato.
La soluzione prospettata? La costruzione di nuove strade.
Tra Rovereto e Riva del Garda è stato pubblicato un bando per la realizzazione di un nuovo collegamento in galleria. Il traffico di pendolarismo turistico sommato a quello locale rende effettivamente l'attuale sistema viario completamente bloccato nella stagione estiva e nelle ore di punta.
Inoltre l'attuale strada attraversa un biotopo, quello di Loppio, di particolare pregio e che ha caratteristiche ambientali delicate.
La realizzazione di una galleria, a lungo dibattuta anche nella comunità locale, ha però alcune grosse controindicazioni.
Si può pensare che un tale sistema oltre a creare un flusso di traffico veloce che sicuramente andrà a spostare le code, ma non certamente a eliminarle, e a non risolvere il numero di automobili circolanti (ma anzi ne aumenterà il numero), costerà circa il 30% dell'intera spesa dedicata ai trasporti pubblici di tutto il Trentino.
La spesa presunta, che rimarrà tale solo se chi vincerà l'appalto avrà l'onestà di rispettare il preventivo di spesa, è di 265 milioni di €.
Certo, occorre dare una soluzione ai problemi viari della popolazione locale, il dibattito è acceso, e l'amministrazione non ha altre soluzioni se non costruire la strada.
La cultura del trasporto privato è così radicata che ogni ragionamento sul trasporto collettivo viene rigettata a priori.
Neppure l'idea che attraverso il trasporto pubblico si possa organizzare un investimento bassissimo costo e soprattutto variabile secondo la domanda di mobilità della popolazione.
Visto l'andamento della richiesta di petrolio e gas in Italia, inoltre, ci si attende un periodo di abbattimento del traffico dovuto alla crisi e al costo del petrolio. Si rischia quindi di costruire strade che poi potrebbero (senza augurarlo) essere inutili.
La particolarità del trasporto pubblico è invece di poter essere facilmente potenziato nei momenti di richiesta e rallentato quando questa diminuisce.

mercoledì 15 gennaio 2014

Quanto costa un trasporto pubblico inefficiente?

Un progetto di ricerca dovrebbe servire per migliorare le condizioni di vita della popolazione.
Questo è quello che ci hanno sempre insegnato.
Illustri scienziati hanno consacrato la loro vita di studi non per il proprio tornaconto, ma per la collettività.
Nel campo del trasporto pubblico si è sempre pensato a inquadrare la materia nell'alveo della mobilità dei cittadini, senza collegarla (né concettualmente né finanziariamente) ad altre aree di interesse pubblico.
Spesso parliamo di trasporto pubblico scollegato addirittura all'urbanistica e allo sviluppo commerciale della città. Materie invece assolutamente correlate. 
Ma che dire dell'impatto dei trasporti pubblici sulla sanità e sull'economia globale?
Eppure ci sono pochissimi studi a riguardo. Nessuno (a mia conoscenza) italiano.
Sarebbe utilissimo per gli amministratori sapere quanto incide il trasporto pubblico nei costi sanitari...ma vero, il capitolo di spesa "sanità" non interessa i sindaci, ma bensì le regioni...e qui inizia il conflitto di interessi del "chi paga"?
Ricordiamo una cosa. 
Paghiamo noi cittadini. Attraverso le imposte.
Sarebbe quindi utile lo studio puntuale delle ricadute del trasporto pubblico, per convincere gli amministratori 'scettici' a considerarlo voce principale dell'investimento pubblico.