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Movimento 5 Stelle

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sabato 25 gennaio 2014

Il concetto di mobilità e gli investimenti correlati

In un territorio che ha negli anni, giustamente, investito molto in viabilità privata, quale è il Trentino, si è ottenuto una vivibilità del territorio montano che fa invidia a tutte le altre aree montane italiane (escluso il Sudtirol).
Il risultato di questa politica è sotto gli occhi di tutti, un territorio completamente integrato e raggiungibile, che permette la vita in tutti i paesi e le borgate, anche le più distanti dal centro.
Ma ora si prospetta la realizzazione di un salto di qualità..o meglio, una pericolosa china di distruzione del territorio.
Se le strade sono l'asse principale per la comunicazione, la loro ridondanza e l'aumento illimitato di capacità in ambienti delicati come quello montano rischia di creare un effetto contrario alle presumibili buone intenzioni degli amministratori locali.
In particolare se non si riesce a creare un sistema parallelo di trasporto collettivo, le strade serviranno solo a produrre nuovo traffico.
In Trentino le strade non mancano, ma esiste un obiettivo problema di congestione e di inquinamento dovuto al traffico privato.
La soluzione prospettata? La costruzione di nuove strade.
Tra Rovereto e Riva del Garda è stato pubblicato un bando per la realizzazione di un nuovo collegamento in galleria. Il traffico di pendolarismo turistico sommato a quello locale rende effettivamente l'attuale sistema viario completamente bloccato nella stagione estiva e nelle ore di punta.
Inoltre l'attuale strada attraversa un biotopo, quello di Loppio, di particolare pregio e che ha caratteristiche ambientali delicate.
La realizzazione di una galleria, a lungo dibattuta anche nella comunità locale, ha però alcune grosse controindicazioni.
Si può pensare che un tale sistema oltre a creare un flusso di traffico veloce che sicuramente andrà a spostare le code, ma non certamente a eliminarle, e a non risolvere il numero di automobili circolanti (ma anzi ne aumenterà il numero), costerà circa il 30% dell'intera spesa dedicata ai trasporti pubblici di tutto il Trentino.
La spesa presunta, che rimarrà tale solo se chi vincerà l'appalto avrà l'onestà di rispettare il preventivo di spesa, è di 265 milioni di €.
Certo, occorre dare una soluzione ai problemi viari della popolazione locale, il dibattito è acceso, e l'amministrazione non ha altre soluzioni se non costruire la strada.
La cultura del trasporto privato è così radicata che ogni ragionamento sul trasporto collettivo viene rigettata a priori.
Neppure l'idea che attraverso il trasporto pubblico si possa organizzare un investimento bassissimo costo e soprattutto variabile secondo la domanda di mobilità della popolazione.
Visto l'andamento della richiesta di petrolio e gas in Italia, inoltre, ci si attende un periodo di abbattimento del traffico dovuto alla crisi e al costo del petrolio. Si rischia quindi di costruire strade che poi potrebbero (senza augurarlo) essere inutili.
La particolarità del trasporto pubblico è invece di poter essere facilmente potenziato nei momenti di richiesta e rallentato quando questa diminuisce.

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