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Movimento 5 Stelle

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venerdì 11 aprile 2014

Servizi pubblici e privatizzazione

Sembrerà strano sentire un imprenditore, che crede fermamente nel libero mercato, scrivere queste poche parole.
Ma in questi ultimi tempi ho maturato una visione dell'imprenditoria privata come questa é, senza falsi pudori nè foglie di fico.
Lo scopo dell'imprenditore é l'utile aziendale e personale.
Come lo persegua é delegato alla sua coscienza o alle leggi a cui é sottoposto...ma più facilmente a queste ultime.
Come fa un imprenditore a fare utili?
Ha tre metodi in sostanza, 
- l'aumento del fatturato,
- l'aumento degli utili,
- la dimunizione delle spese.
Per le utilities (ovvero i famosissimi beni comuni) teoricamente l'aumento del fatturato non dovrebbe essere un metodo...anche se é notizia di ieri la condanna all'ergastolo di un primario milanese che falsificava cartelle cliniche proprio per aumentare il fatturato della propria clinica privata convenzionata.
Posso quindi affermare che l'aumento del fatturato nelle utilities provoca storture pericolose.
L'aumento gli utili si attua sostanzialmente riducendo il costo delle materie prime, che fino ad un certo punto é ottima cosa, ma superato questo diventa un abbassamento della qualitá fornita.
Finché questo avviene in un'azienda privata, nulla di grave. Saranno i clienti di questa azienda a premiare o punire questa politica di abbassamento della qualità senza abbassamento del prezzo. Ma nel caso di un bene comune questo significa solo abbassare la qualità del servizio senza un risparmio per la collettività. Direi quindi che anche questo caso non è di pubblica utilità.
La diminuzione delle spese é la parte che più mi sconforta.
Il primo risparmio che un'azienda privata attua, nel momenti in cui prende la gestione di una utility, é nel capitolo dell manutenzione. Ne sono esempio gli acquedotti, le reti energetiche, le stesse linee ferroviarie. Senza impegno di capitale pubblico le aziende concessionarie non riescono, o non vogliono, fare la manuntenzione adeguata.
Ma anche se un imprenditore privato avesse un cuore civile sconfinato, e pensasse al bene pubblico prima del proprio, dovrebbe comunque essere remunerato per il proprio lavoro.
Pensate che un 10% del fatturato sia un buon utile per una società?
Prendiamolo come dato di partenza.
Siamo sicuri, come cittadini, di voler pagare una maggiorazione del 10% per dei servizi che ci sono garantiti dalla Costituzione e dal nostro impianto sociale, solo per l'idea di una maggiore efficienza?
Certo, la più grande pubblicità che da oltre 20 anni si sbandiera per il passaggio gestionale dal pubblico al privato è l'efficienza.
Ma ora scopriamo che l'efficienza si riduce alla velocità di assunzione di persone richeste dalla politica locale e nazionale, senza concorso, senza merito, con stipendi incontrollati e incontrollabili. Scopriamo che l'efficienza privata paga consulenze fuori controllo del bilancio delle amministrazioni. Bilancio che per queste é sottoposto alla Corte dei Conti, la quale però nulla può nei confrondi di privati e pubblic companies.
La discussione é in atto.
Non é un discorso di destra o di sinistra, é un discorso di opportunità.


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